martedì 31 ottobre 2017

Il ritmo e Rodari

Grande Rodari! Non solo conosceva l'italiano, ma conosceva la musica, a differenza dei moderni "filastroccari". In rete però, ho appena visto un blog di filastrocche nel quale due delle più famose di Rodari inciampano miseramente nell'ultimo verso, e chi si occupa del blog non se n'è accorto. Io però sono vecchia: da bambina ho persino conosciuto Rodari e, soprattutto, ho letto le sue filastrocche sul giornale, appena scritte. Non zoppicavano affatto: le han fatte zoppicare!


Anche i grandi a scuola vanno

tutti i giorni di tutto l’anno.

Una scuola senza banchi,

senza grembiuli né fiocchi bianchi.

E che problemi, quei poveretti,

a risolvere sono costretti:

“In questo stipendio fateci stare

vitto, alloggio e un po’ di mare”.

La lezione è un vero guaio:

“Studiare il conto del calzolaio”.

Che mal di testa il compito in classe:

“C’è l’esattore, pagate le tasse”!



I gatti hanno un giornale con tutte le novità
e sull’ultima pagina la “Piccola Pubblicità”.
“Cercasi casa comoda con poltrona fuori moda:
non si accettano bambini perché tirano la coda”.
“Cerco vecchia signora a scopo compagnia.
Precisare referenze e conto in macelleria”.
“Premiato cacciatore cerca impiego in granaio”.
“Vegetariano, scapolo, cerca ricco lattaio”.
I gatti senza casa la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi più belli di un romanzo:
per un’oretta o due sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi ai notturni concerti.

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