lunedì 30 gennaio 2012

FILASTROCCA DELLA NEVE (con imm)



Filastrocca della neve
che ti cade addosso lieve
larghi fiocchi di farfalle
anche se non sono gialle,
brilla a un sole chiaro e molle
mentre è calda sulle zolle,
cade cattiva con la tormenta
mentre il bimbo s'addormenta.

sabato 28 gennaio 2012

VELE (Amor di Mare)






Vele al vento a navigare
Sperse fra la terra e il mare
C'è un bel sogno tutto attorno
Che dà luce a tutto il giorno.
Ma la costa è laggiù in fondo
Ed è tutto un altro mondo...


venerdì 27 gennaio 2012

CAVALLINO (Il gioco del Disegno- con imm)


Il Cavallino

Nel disegno del cavallo
io ci ho messo un sole giallo,
una strada e un ruscello,
erba verde e un cancello.
E' un cancello sempre aperto
per la stalla del buon Berto.
Trotta, trotta, cavallino
che t'aspetta il padroncino!
Ma tu corri con le api
per la strada e per i prati:
salta salta il cuor contento
corre incontro a fratel vento.




sabato 21 gennaio 2012

LA CONTA DEL SASSO BLU (la S- con imm)



LA NEBULOSA GRAMMATICA
il romanzo della Grammatica, per i bambini
Delos Digital 2019



Io ho un sasso blu
te lo dono a San Mai Più!
Se mi dai una susina
io ti dò una pallina
ma se tu stai buono buono
questo sasso te lo dono!

venerdì 20 gennaio 2012

O CARROSSEZZO ZENEIZE (Sfilata di Carnevale a Genova- con imm)


O CARROSSEZZO ZENEIZE


Nel "carrossezzo" sfilano i carri
nel primo carro ci sono i ramarri,
i ramarri son verde pisello,
secondo carro ci porta un castello,
il castello di Dacula il Paperino,
nel terzo carro si vede un pulcino,
è il pulcino astronauta di Marte VIII
che cerca un bambino monello ma bravo.
Nel quarto carro c'è Capitan Spaventa,
che beve beve e poi s'addormenta.
Nel quinto carro si vede Pipìa
che, con Barudda, ti porta via.

lunedì 16 gennaio 2012

LA GRANDE AVVENTURA DI... (fiaba su G,C, la Stregacca e Magio Magì)



LA NEBULOSA GRAMMATICA", Delos Digital 2019


LA GRANDE AVVENTURA DI ALE E TOMMI, DELLA STREGACCA E DI MAGIO MAGÌ
(Ca, co, cu; ce, ci; C, G)

Sul Pianeta dei Grafemi, nella Nebulosa Grammatica, era una bella giornata di sole in cui tutti gli Allievi Astronauti della Terra erano andati a passeggio. Alessandro e Tommaso si trovavano per caso a volare fianco a fianco verso la campagna che circondava il Paese quando, dalle proprie navicelle personali, videro un vulcano che sembrava eruttare meravigliosi e coloratissimi fuochi artificiali che, però, si sperdevano nell'aria senza rumore. In qualche modo, quelle esplosioni di luce avevano solo l'apparenza dei fuochi artificiali terrestri, ma senza botti e pericoli: il vulcano era solo un'enorme fontana di luci colorate, con forme tanto belle e strane che neanche un caleidoscopio. Ale e Tommi si misero d'accordo, attraverso la radio, di andare insieme a vederle più da vicino, ma dopo poco Tommi dovette richiamare l’amico. Quel che aveva notato era proprio strano: l'ultima casetta del Paese, un po' isolata dalle altre e un po' più grande, s'illuminava spesso anche se per breve tempo, e allora splendeva come un cristallo colorato. Già, ma di che colore? Guardando attentamente, Ale notò che si trattava di tutte le sfumature del viola, e che, ogni tanto, si vedevano perfino, puri, il rosso e il blu che le componevano. Allora capì:              
-Tommi! - gridò - dev'essere la casa di C e di G. Si direbbe che stiano litigando! Andiamo a vedere, presto!                                                                                                                                                 
I due Allievi fecero atterrare le loro navicelle sul prato della casa e si precipitarono dentro.  Ale non si era sbagliato: era proprio la casa di C e di G, ma i due Grafemi (che vivevano insieme perché avevano gli stessi problemi) non stavano affatto litigando l'uno con l'altro: il problema, invece, era la prepotenza delle Vocali che stavano strattonandoli e litigandoseli. Poverini! I due Allievi sapevano benissimo che ognuno di quei Grafemi doveva far la fatica di rappresentare due Foni diversi e che, ed era ancor peggio, non erano neppure liberi di scegliere quale. Non c'era niente da fare: se non intervenivano incantesimi, era solo la presenza delle vocali a fare la differenza. A, O e U, grosse e larghe com'erano, riuscivano solo a fare dei suoni duri e le due povere consonanti diventavano blu. Quanto ad E e I, erano stufe di diventare dolcissime con C e G, e le facevano arrossire di vergogna con le loro proteste.  Ognuna delle tre vocali grosse, allora, rubava la consonante alle altre due, ma non cambiava proprio nulla: appena C e G cambiavano di posto, cambiava anche il loro suono!  Ale e Tommi (in riga da una parte le Vocali, in riga dall'altra C e G, e parlate uno alla volta!) sono riusciti a capire e a calmare i litiganti. Le due consonanti brillano di un bel colore viola, ma così, da sole, non si capisce neanche quali Foni stiano rappresentando! Intanto... Cosa sta succedendo? Addirittura dalla Terra, si sentono piangere dei neonati, così tanti e così forte che le loro urla arrivano fino alla Nebulosa Grammatica. Sono proprio disperati, poverini: non trovano più quei cosi... come si chiamano... quelli che per dirli ci vuole la C dolce con la U e la O... o anche la C dura con la I...
- Perché litigate così? – dice infine Tommi, disgustato, ai Grafemi che ha intorno - Lo sapete che ci vuole una MAGIA perché C e G possano avere un suono dolce con le grosse A, O, U, oppure un suono duro con le piccole E ed I!
- Certo! - insiste Ale - Che fine hanno fatto quei due matti della Stregacca e di Magio Magì?
- Boh! - le due Consonanti sono avvilite- Han detto di aver da fare a casa loro...
- Dove abitano ? - chiede Tommi.
- Potremmo andare a prenderle! - continua Ale.
– La Stregacca è nel suo vulcano preferito… non vedete che è tutto illuminato? Quanto a Magio Magì, ha detto di essere stanco del rumore della città...
- Andiamo! E c'è anche un bosco, vicino al vulcano: chissà, magari... - dice Ale a Tommi, e tutti e due ripartono.
- Ecco il vulcano, Ale! Dici che ci scendiamo dentro?
- Per forza, Tommi! E comunque, sai che non sono veri fuochi artificiali, non sono esplosioni... e poi vorrai mica fare la scalata del monte a piedi, eh?
- No, no! - Tommi sembra scandalizzato all'idea - Scendiamo, scendiamo! Queste navicelle hanno una facilità e una libertà di manovra che sono fantastiche!
Così entrano tutti e due nel cratere del vulcano e atterrano su una pianura che si trova proprio all'interno. Dal centro, spunta un grande comignolo da cui escono le fantastiche luci che i due Allievi hanno visto sperdersi nel cielo. Poi, vicino alla parete, Ale vede una porta. Insomma, si tratta di una porta normalissima, con il suo infisso, l’uscio e la maniglia, proprio come tutte le porte che hanno visto in vita loro. Questa però si apre per terra. Ale e Tommi si guardano un attimo, indecisi e perplessi: e per bussare? Alla fine, Tommi si decide: alza un piede, lo batte a terra sulla porta... e fa un ruzzolone con Ale da ricordarselo per sempre! Quando i due allievi riaprono gli occhi, si trovano in fondo a una galleria. Al centro dei muro si apre un lungo condotto da cui escono le luci colorate e, davanti ai ragazzi, vicino a una parete, c'è una porta. Ale strattona Tommi perché si giri a guardare: dietro di loro, l'entrata della galleria appare tutta rotta, slabbrata, proprio come l'imboccatura del vulcano! I loro veicoli personali adesso se ne stanno sul muro, aggrappati come ragni, poco lontano dal condotto. I due Allievi hanno appena il tempo di notare tutto questo e di preoccuparsi, che la porta si apre.
LA STREGACCA
- Chi è che si permette di prendere a calci la mia porta?! - gracchia la Stregacca dalla soglia - Ah, siete due Allievi di Genova, eh? Pianeta Terra! Bel modo di disturbare la gente che lavora! Entrate, brutta ghenga!
Un po' preoccupati, Ale e Tommi entrano in una cucina buia, proprio da strega, con tanti scaffali e oggetti irriconoscibili. Qui però, è ancora più buio che negli altri antri stregoneschi, perché le pareti non sono illuminate neanche dalla luce del fuoco di un caminetto. Contro il muro c'è invece una bella stufa a legna, bianca, e il suo tubo per il fumo s'infila nella parete. Prima di voltarsi di nuovo verso di loro, la Stregacca infila chissà cosa nella bocca della stufa, mentre una lampadina infiocchettata illumina un po' la scena… Ehi! Una lampadina, ho detto, sospesa nell'aria, non un lampadario! E il fiocco è blu.
- Si può sapere cosa volete da me, voi due? – ringhia la Stregacca - E imparate a trattare con rispetto me e la mia casa, zucche vuote, o ve ne farò pentire io! Non si colpisce così la mia porta!
I due Allievi, con gli occhi grandi spalancati dalla paura, si stanno spintonando per decidere chi dei due debba parlare. Alla fine, Tommi riesce a spingere avanti Ale, che è dotato di un accattivante sorriso da monello che ispira subito simpatia:
- Bu... buongiorno, Stregacca. Io sono Ale, e questo è il mio amico Tommi. Scusaci per il disturbo, ma abbiamo TAANTO bisogno di te! - dice il ragazzino con gli occhi grandi grandi ... e sorride.
Com’è ovvio, la Stregacca si calma subito: - Va bene... va bene... Cosa volete da me? 
- Puoi capirlo, Stregacca! Se tu vedessi che liti a casa di C e G!
- Li abbiamo dovuti dividere dalle Vocali - interviene Tommi - Nessuno riusciva a fare C o G "duri" con le con E e la I, e neppure C o G "dolci" con A, con O e con U, ma solo il contrario!
- Solo la tua MAGIA le può aiutare! - insiste Ale.
- Umm... la mia e quella del mio "dolce" e matto amico, Magio Magì. Suppongo che non ci fosse neanche lui, in quella casa!
- No! Pare che abbia detto di essere stufo della città!- risponde Tommi.
- Capisco! Allora so esattamente dove trovarlo. Un attimo... dov'è la mia nuova scopa a panno igroscopico? Ah, eccola! Sulle navette, voi Allievi, e seguitemi!
Volando dietro alla "dura" Stregacca, i due Allievi escono dalla galleria… anzi, dal cratere... (boh! Tanto è lo stesso!) e arrivano in mezzo al bosco, dove, in una tenda indiana, vive il “dolce” Magio Magì.
MAGIO MAGÌ
Ed eccolo, Magio Magì, che se ne sta, mogio mogio, vicino alla propria tenda, con un cesto di frutti selvatici davanti e l'aria proprio nauseata:
- Salve, vecchio! - lo saluta la Stregacca - Cosa ti capita?
- Ciao, vegetta! Vorrei vedere te, se dovessi mangiare delle “bacce selvatice”! Sono terribili! Bleah! Ma... un momento! Ehi, che gusto buono hanno adesso! Ah! Sembra una MAGIA!
- Ma lo sai che lo è, vecchiaccio svanito! Sono arrivata io, no? Le bacche selvatiche nel tuo canestro adesso sono ghiotti bocconi!
- Ho capito... Volete riportarmi in città, eh, tu e questi Terrestri!
- Sicuro! Almeno là servi a qualcosa!
- Già... hai ragione! E poi, con o senza di te, sono stufo di mangiare sempre e solo `sta roba! Aspettate! Prendo le mie ciabatte da cento all'ora e arrivo subito!
Così, Ale e Tommi tornano indietro e, al loro arrivo, trovano Magio Magì e la Stregacca che si stanno già infilando fra le due padrone di casa e le loro amiche vocali. Beh, a dir la verità non lo fanno sempre nel modo giusto, dispettosi come sono i due magici amici, ma adesso ci sono i due Allievi a rimetterli al loro posto! Poi, naturalmente, ci sono tutti i loro amici, gli altri Allievi Astronauti dell'Ippocampo 2B, Spazioporto “Embriaco”, città di Genova, Repubblica Italiana, Unione Europea, Pianeta Terra, Sistema Solare, Via Lattea.

domenica 15 gennaio 2012

FILASTROCCA SCIOCCA - SCIO' (con imm)



LA NEBULOSA GRAMMATICA,
il romanzo della grammatica per bambini

Filastrocca sciocca - sciò
c'è la sciarpa sul comò,
c'è uno scialle quasi asciutto
lo scirocco dappertutto,
una scia di balene,
uno sciocco che fa scene,
uno scivolo occupato
da un bambino sciamannato,
una coscia di polletto,
lo sciatore ormai provetto,
lo scenario col burrone,
delle scimmie chiacchierone:
parlan come certa gente
che capisce... proprio niente!

sabato 14 gennaio 2012

I GATTI ZENEIZI (cantata, a tempo di valzer)

(Da "LA NEBULOSA GRAMMATICA", il romanzo della Grammatica per i bambini)

Gnau gnau gnau sul muretto
gnaulano forte a un micetto:
"Vieni anche tu a cantare
che c'è la luna sul mar!"
I gatti son come gnometti
che aman girare ogni notte
compagni di cacce e sonetti
ma davanti agli gnocchi no no!
Mici non son di campagna
non san cos'è una castagna
discendono da naviganti
e sognano ancora il mar!

venerdì 13 gennaio 2012

POLTIGLIA D'AGLIO E MIGLIO (cantata, con imm)

Da: LA NEBULOSA GRAMMATICA, il romanzo della grammatica, per i bambini
Delos Digital 2019



La gran strega Paglierina
ha raccolto stamattina
delle foglie da un bel tiglio
poi dell'aglio e del miglio,
sceglie un frutto ben bacato
per un piatto prelibato,
da un vasetto adesso toglie
un bel misto di granaglie,
tra gli scogli poi raccoglie
un granchio con le sue tenaglie...
per rubare una bottiglia
ti combina un parapiglia!
Al ritorno, sulla soglia,
fa un sogghigno a sua figlia...
e col pestello, che poltiglia!

mercoledì 11 gennaio 2012

FILASTROCCARE... GLI ACCENTI!

Da. LA NEBULOSA GRAMMATICA, il romanzo della Grammatica, per i bambini
Delos Digital 2019


Destinò il destino a un pero
radici in quel di Como.
Udite (e non par vero)
tagliò quel pero un uomo.
Triste taglio che però
fece del vecchio pero
un giovane comò!

"Io col Lego adesso gioco
Scusa tanto se par poco!
Quel purè lo mangio poi
perché proprio tu lo vuoi!"
Si mangiò il purè e l'arancia
ma gli venne il mal di pancia.
Pure se poi col Lego giocò
al dito stretta se la legò!

Sfoglio l'albero - diceva il vento
se stacco una foglia sono contento!
C'era una foglia a fare il gran ballo
con il suo nuovo vestito giallo.
Ogni pianta quel vento sfogliò
di continuo quel soffio soffiò
lei sola, gialla, nell'inverno ballò
e Primavera fu chi la staccò.

martedì 10 gennaio 2012

UNA VOLTA UN BEL BAMBINO (ninna nanna: "Una volta un chiccolino", con imm)



Una volta un bel bambino
entrò nel suo lettino
gli occhietti stropicciò
e poi s'addormentò..
sognò di essere nel mare
coi pesci a nuotare,
un'alga poi mangiò:
gabbiano diventò.
Il cielo era grande
la terra era lontana:
il babbo suo chiamò
in aereo si trovò...
l'aereo volava
dalla finestra entrava
sul letto si posò:
e il bimbo si svegliò...

sabato 7 gennaio 2012

la FILASTROCCA DELLA MIA BOCCA (le parole: con imm.)



Fila fila filastrocca
cosa c'è nella mia bocca?
C'è qualcosa che non vedi
nelle bestie, cosa credi?
Comandate dal cervello
corron fuori,questo è il bello,
le parole che ogni giorno
tutti noi sentiamo intorno:
dure o dolci, belle o brutte,
vengon fuori proprio tutte.
Che sarei senza parlare?
Nelle grotte dovrei stare
ancor pieno di paura
nella notte fredda e scura

venerdì 6 gennaio 2012

la FILASTROCCA TANTO PER FARE... FILASTROCCA! (con imm)




Questa è una filastrocca
un poco strana, un poco sciocca,
fatta solo per giocare
senza star tanto a pensare:
due parole scelte in rima
e una frase messa prima.
C'è un bel sole e chiaro è il giorno
buio è dentro un vecchio forno
lì che cuoce c'è un buon pane
impastato da un bel cane
con un cucciolo monello
che ha un tegame per cappello:
gioca con un bel gattino
come fosse un fratellino.
Quel bel cane è una mammina
con grembiule e gonnellina
Sai? L'ho vista oggi stesso:
era bianca come il gesso,
si muoveva lassù in cielo
insieme al vento, come un velo.

giovedì 5 gennaio 2012

la FILASTROCCA... FEMMINISTA (con imm)





Filastrocca per te bambina
con il cerchietto, con la vestina...
su, dai, non correre in questa maniera
dalla mattina fino alla sera,
non gridar forte quel che ti pare,
cosa tu credi si possa pensare?
Così finisce (ciò mi rattrista)
che qui ti prendono per femminista:
tu non lo sai, ma sono di quelle
che dicon le donne sian tutte sorelle
che pensan che ai maschi non devi ubbidire...
ma dimmi tu dove andremmo a finire!!

mercoledì 4 gennaio 2012

la FILASTROCCA... MASCHILISTA (con imm)



Filastrocca "maschilista"
per degli adulti corti di vista
filastrocca per te bambino
con un bel ciuffo, col berrettino:
non pianger tanto per quell'uccelletto
che hai colpito col tuo fuciletto,
ci sono tante guerre nel mondo
con tante vite che arrivano in fondo!
Così finisce (ma che disdetta!)
che qui ti chiamano la “femminetta”.
Devi esser forte, allegro, giocondo...
e piangi ancora?! Ma è la fine del mondo!

martedì 3 gennaio 2012

la FILASTROCCA DEL CORPO UMANO (con imm)

 Filastrocca del corpo umano
più potente di un aeroplano
più delicato di un gattino
più complicato di un motorino.
La mia testa è fin quassù:
nuca e faccia, guardate, su!
Sulla nuca vedete i capelli,
biondi o bruni, ma sempre belli;
nella faccia ci sono la fronte,
occhi, naso, guancette tonde
e la bocca con labbra e dentini
bianchi bianchi, piccini piccini.
C'è poi il collo, dopo la testa,
e dopo il collo, che cosa resta?
Spalle, dorso, torace e braccia:
chi non lo sa, meglio che taccia.
Le braccia in fondo hanno due mani
(le han le scimmie, ma non i cani),
nelle mani distinguo poi
dorso e palmo, che dite voi?!
Cinque dita ha ogni manina:
quante in tutto, chi lo indovina?
Dopo il torace poi c'è il bacino:
lui sul dietro ha il culetto
e sul davanti, non ve l'ho detto,
ha l'ombelico su un bel pancino
morbido e tondo come un cuscino.
Ho due gambe per camminare
con cosce e polpacci, che ve ne pare?
Il ginocchio, dimenticavo!!
( se ero senza, non le piegavo)
poi in fondo ho i piedini
con dorso, pianta e cinque ditini.
Insomma, tutto vi ho detto:
questo è il mio corpo, ed è perfetto!

lunedì 2 gennaio 2012

la FILASTROCCA DELLE MIE DITA (con imm)



Come tutti potete vedere
ho due manine che sanno tenere
merenda, penna e matita:
e ogni manina ha cinque dita.
Prima c'è il pollice da contare
poi indice, medio e anulare
ultimo viene il mignolino
che di tutte è il più piccino.

domenica 1 gennaio 2012

FILASTROCCA DEL PRIMINO (con imm)



Sono ancora un bambino,
ma non più tanto piccino:
ho sei anni vado a scuola!
(Mamma dice: “Il tempo vola”)
Io so che gli abitini
dell'altranno son piccini,
che so un sacco di parole
(certe mamma non le vuole...)
sto imparando la lettura,
cifre, calcoli e scrittura,
ma ancor più ho imparato
che star solo è da malato
che i compagni sono amici
con cui crescere felici
e anche una bella litigata
finisce in un bacio e una risata.