I
L MERCOLEDI DELLE FILASTROCCHE
Ho sempre avuto “orecchio” per il ritmo, anche
grazie a mia mamma e ai libretti che comprava per me ancor prima che andassi a scuola. Questo è “Scoiattolino e
la sua coda”, di Jolanda Colombini Monti (1911-2003), famosa scrittrice di
fiabe in rima per bambini, pubblicate dall’Editrice Piccoli (quanto ho amato
questa edizione!). Io ne avevo diversi libretti suoi, e sono molto carini davvero.
Con un grazie ad Alma, che, nel 2004, l'ha inviata a un sito di filastrocche. Io l'ho imparata a memoria da piccina, e poi l'ho insegnata a mio figlio. In realtà, questi testi ogni tanto zoppicano un po'… Forse per questo ci sono versi che non ricordavo affatto.
Ron ron ron nel
suo lettino
russa ancor
Scoiattolino.
Fuori il sole
dice: “Ehi!
Come! Ancora a
letto sei?
Tutto il bosco ho
già indorato…
tutte l’erbe di
ogni prato…
Primavera è giunta
qui…
Tu che fai? Stai
sempre lì?
Dormiglione!
Dormiglione!
Non più fredda è
la stagione!
Non mi senti
dunque tu?
Via dal letto!
Sveglia! Su!”.
Il pigrone si è
affacciato.
Mamma Lepre ha
salutato:
“Oh, Scoiattolo!
Buon giorno!
C’è una volpe,
sai, qui intorno!
Chi l’ha vista
dice che
ha un codone al
par di te!”
“Una coda qual la
mia
è impossibile ci
sia!”
“Questo invero non
lo so.
Io la coda non ce
l’ho!
Se l’avessi non
saprei
cosa farne, né
potrei!”
Mamma Lepre torna
in fretta
alla linda sua
casetta
dove aspettano i
bambini
che hanno fame e
son piccini.
“Come? Solo,
Leprottino?
e dov’è il tuo
fratellino?”
“Non so, mamma, è
andato fuori,
forse a cogliere
dei fiori…”
“Fuori, dici?”
Mamma in pena
mette in tavola la
cena.
“Non vi avevo
detto che
non usciste senza
me?
Or sarà il
disobbediente
in pericol
certamente!”.
Cuor di mamma non
si sbaglia!
Ecco qua quella
canaglia
della Volpe che
spuntino
vuole far del
Leprottino
e lo insegue nel
boschetto:
“Pancia mia, che
buon pranzetto!”
“Mamma! Mamma! Son
seguito!
Perché mai non t’ho
ubbidito?
Se ci sei,
Scoiattolino,
salva, salva il
Leprottino!”
Lo scoiattolo lo
sente
ed accorre
prontamente
pur se un poco, in
verità,
Mamma Lepre offeso
l’ha.
“Della coda, a
quanto pare,
Mamma tua non sa
che fare!
Ed io invece,
guarda qui…
Tieni… aggrappati
così…
Or m’arrampico
lassù
Stretto, stretto “tienti”
tu…
Quando Volpe ci
vedrà
dalla rabbia
scoppierà!”
Salvataggio
effettuato
Prendon tutti un
po’ fiato
e sul ramo di
lassù,
sorridenti guardan
giù.
“Me l’hai fatta,
bricconcino!”
dice Volpe al
Leprottino
“Ma c’incontreremo
ancora…
La mia festa sarà
allora!”
“Ne sei certa?”
Cingallegra
sulla Volpe ride
allegra:
“Tu sei furba, ma,
cucù,
noi lo siamo ancor
di più!”
“Non sapere
arrampicarsi,
non potere vendicarsi…
è una cosa, ohibò
ohibù,
che davver non mi
va giù!”
Cupa, irosa ed
accigliata
batte Volpe in
ritirata.
“Uhhh che rabbia!
Uhhh che smacco!
Tutto quel che
trovo spacco,
rompo, squarto,
sbrano… Aspetta!
Tremo, fremo di
vendetta!”
“Ah ah ah… Eh eh
eh…”
Che risate fan
quei tre!
Mamma Lepre tutta
in pianto,
del suo bimbo
cerca intanto:
“Tu l’hai visto?
Tu? e tu?”
“Sì, mi pare sia
laggiù…”
“Dalla Volpe era
seguito…”
“Io gridare l’ho
sentito!”
“Lo scoiattol l’ha
salvato
e su in alto l’ha
portato!”
“Grazie amici!
Questi figli
non ascoltan mai
consigli
e poi cadon in
disgrazie…
Addio cari e
ancora grazie!”
“O Leprotto,
Leprottì,
dove sei?”. “Qui,
mamma, qui!
ho passato un gran
momento
di terribile
spavento!
Se son vivo, ciò e
dovuto
a chi corso m’è in
aiuto!”
Lo scoiattolo
felice,
la sua coda
ergendo, dice:
“Mamma Lepre,
dimmi un po’
la mia coda serve
o no?”
“Oh, sì certo, mio
furbone,
tutto, al mondo,
ha una ragione!”.