C’era
una volta un Solicello giovane giovane, e tutto il giorno aveva fatto i
capricci litigando con sua cugina la Tempesta. Sulla Terra che si lamentava, la
nuova Giornata non riusciva a sorgere per colpa dei nuvoloni neri e dispettosi
che riempivano tutto il cielo e, nervosissima, lei cercava inutilmente di
spazzarli via.
Ci riuscì che era ormai sera e il Solicello ebbe poco tempo per
giocare, lustrando la sua amica Terra fino a farla brillare come piaceva a lui.
Così, capricciò e tempestò, scaldando più del dovuto, finché non intervenne la
Luna. Da quando era capitata per caso vicino a quel sole, tanti e tanti eoni
prima, lo aveva preso sotto la sua protezione, lui e quella Terra ancora tanto
giovane da nascondere un piccolo sole nel suo cuore.
La
Luna sospirò, si aggiustò gli occhiali sul naso e si mise a leggere a tutti e
due la fiaba della buona notte:
“C’era
una volta un solicello giovane giovane…”